IL TEMPO DELL’ UCCELLAGIONE

L’impianto pietr’arboreo per l’aucupio
Il richiamo suggestivo al passato per rinnovare una cultura materiale foriera di futuro
IL RACCONTO

Quello dei roccoli era un sistema di caccia e cattura dell’avifauna tipico della provincia di Bergamo, diffuso almeno dal ‘600 fino a circa 30 anni fa. Oggi sono ancora utilizzati, anche se in numero molto minore, a fini di ricerca (inanellamento e studio delle rotte migratorie) e in parte di rifornimento di animali vivi da richiamo per i capannisti. L’itinerario consentirà di seguire un percorso didattico basato sulla valorizzazione dell’identità culturale del territorio, attraverso lo studio nelle stagioni delle rotte migranti, della meteorologia e dell’orografia, degli impianti arborei e della loro composizione nel bosco. Si tratterà di stimolare la curiosità e promuovere la conoscenza degli edifici rurali, murature, rocche e roccoli e dei relativi mestieri antichi, allo scopo di capire la natura, gli animali, l’uomo e la complessità delle relazioni che hanno costituito per anni il vissuto dei luoghi.

LE TAPPE
  1. Sala dell’Accoglienza
  2. Sala del Racconto
  3. Aula del Paesaggio
  4. Osservatorio ornitologico – Ligo Pio
  5. Sala della Comunità
  6. Sala Casa Bergamasca

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LE ATTIVITÀ

L’itinerario sarà presentato nella Sala dell’Accoglienza evidenziando come oggi sia possibile visitare i Roccoli ripercorrendo il cammino di conoscenza che ce l’ha consegnato, non più allo scopo di catturare gli uccelli ma per trasformare questa conoscenza in rispetto e in capacità di cura e, quindi, in un rinnovato e fecondo rapporto con l’ambiente. I murales della Sala del Racconto restituiscono un paesaggio tutt’ora caratterizzato dalla presenza di queste architetture naturali, collocati in posizione strategica, in corrispondenza delle passate e con un particolare concentrazione nella media valle, lungo un allineamento da est a ovest nei comuni di Gaverina e Bianzano, a testimonianza di un importante flusso migratorio di volatili in direzione del lago di Endine dal Colle Gallo. Obiettivo dell’itinerario è “condurre” i partecipanti prima alla riscoperta dell’affascinante mondo degli uccelli, simbolo della libertà degli animali in natura, grazie all’esperienza da vivere nell’Osservatorio ornitologico e, successivamente, far rivivere la vita dell’uccellatore/cacciatore. Numerosi sono i “contenuti” dimostrativi e didattici che possono essere veicolati attraverso l’attività che verrà svolta nell’Aula del Paesaggio: lo studio delle rotte degli uccelli anche in relazione ai cambiamenti delle condizioni climatiche e le competenze e i saperi intrinseci alla professione del cacciatore destinate a sparire. L’e-laboratorio potrà prevedere la riproduzione di un modellino di Roccolo e delle sue tre parti (il casello, il tondo e il coridur) o la costruzione degli antichi strumenti dell’uccellatore (lo spauracchio, lo zufolo, altro).

Nella Sala della Comunità e poi nella Sala della Casa Bergamasca si procederà alla verifica delle conoscenze apprese e ad una riflessione generale sui Roccoli, una struttura nata in un’epoca in cui gli uccelli, oltre che come abitanti del mondo, venivano guardati anche come fonte di sostentamento.

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