Orientarsi tra la biodiversità

Orientarsi tra la biodiversitàSegnavia Bioparco n.4 – Livello Escursionistico – Dislivello 161 m – Durata H 1,30

Il Comitato Regionale Lombardo della FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento) ha realizzato nella Valle delle Sorgenti un “percorso stabile” per la pratica dello sport dei boschi, conosciuto anche come orienteering, che consiste nell’effettuare, nel più breve tempo possibile, un percorso predefinito da punti di controllo numerati, con l’aiuto esclusivo di una bussola e di una cartina topografica. Ciascun escursionista dopo aver ritirato la cartina presso le Botteghe del Borgo Antico, si reca presso il Centro escursionistico, luogo di partenza. La Valle delle Sorgenti, quindi, viene proposta quale palestra “naturale” con valenza sportiva rivolta a quanti intendono cimentarsi nella pratica, didattica rivolta ai bambini e ai ragazzi delle scuole e di tempo libero per i turisti. E’ il territorio ad essere al centro dell’esperienza e coloro che affronteranno il percorso di orienteering potranno entrare direttamente in contatto con la biodiversità locale. Le betulle, le acacie e i castagni secolari che popolano il bosco; sulla parte alta del Bioparco, le querce e i carpini; lungo il Sentiero del Cervo una ceppaia di platano. Aree coltivate a frutteto si integrano con i prati coltivati a fieno e mostrano all’escursionista l’albicocco, il prugno, il ciliegio ed esemplari sparsi di noce. Il sottobosco è ricco di specie arbustive ed erbacee come il pungitopo, edera e ginepro. Nel bosco inaccessibile, gli animali si nascondono alla vista dell’uomo ma si possono incontrare tracce disseminate lungo i sentieri. Nell’area sommitale, poco disturbata dal punto di vista antropico e caratterizzata da diverse formazioni rocciose, è anche possibile fare la conoscenza di alcuni esemplari (il tasso, la volpe, la faina, lo scoiattolo, il cervo, il cinghiale) e vedere in volo varie specie di uccelli (la ghiandaia detta “gaza fiorada”, il nibbio detto “nebol”, il crociere detto “bec en crus”, il picchio rosso). L’umidità della zona e la presenza costante di acqua negli alvei favoriscono lo sviluppo di alcuni anfibi come la salamandra, il rospo comune, la raganella, il ramarro, la rana rossa e la rana comune. Nel Borgo, si possono osservare le case con i resti dei portali cinquecenteschi, la Chiesa seicentesca della Beata Vergine Addolorata e la fontana pubblica, utilizzata come lavatoio e come abbeveratoio degli animali. Insomma, un’esperienza unica capace di suscitare emozioni e suggestioni che resteranno indelebilmente impresse nel ricordo dell’ospite.

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